Amazon è la soluzione definitiva? No.

Sempre più spesso negli ultimi mesi si dipinge Amazon come la soluzione definitiva per chi vende online.

Vorrei farti riflettere su alcune cose prima…

Sembra tutto un sogno: tu compri la merce, la dai ad Amazon (oppure la tieni tu a magazzino), loro la vendono e spediscono, tu incassi.

Peccato che poi la realtà non sia proprio così, anzi…

Prima di tutto sappi che le vendite che fai su Amazon io le chiamo “one shot”, ovvero vendi ad un cliente che poi tu non rivedrai mai più (che sia soddisfatto o meno del prodotto).

Perchè? Semplice, il cliente non compra da te, ma compra da Amazon.
Più semplicemente ancora: tutto quello che compra un cliente pensa sia messo nel sito da Amazon e non dai rivenditori.

Questa è una enorme perdita: prima di tutto non hai nessun dato sul tuo cliente e quindi non potrai fidelizzarlo per proporgli di comprare ancora da te e poi non potrai mai farti conoscere creando il tuo brand.

Questo si collega al secondo problema: AMAZON E’ UN TUO DIRETTO CONCORRENTE!

Se il tuo prodotto inizia ad ingranare e a vendere veramente, Amazon può farti lo sgambetto in due modi:

  • Ti blocca l’account, ti chiede tutte le fatture (in modo da andare dal tuo fornitore direttamente!) e non potrai più vendere nulla
  • Inizia a creare il prodotto a suo nome (hai mai visto notato tutti i prodotti come zaini, cavi e accessori targati “Amazon”?)

A questo punto sei tagliato fuori dalla piattaforma in cui guadagnavi, non hai nessun dato per contattare i tuoi vecchi clienti e nessuno ti conosce.

Bello schifo, eh?

Non ti vorrei rovinare il sogno, ma non è finita qui…

A meno che tu non abbia un prodotto esclusivo, che hai solo tu o che produci tu, preparati ad andare in battaglia perchè troverai una concorrenza spietata, che abbasserà i prezzi continuamente pur di buttarti fuori.

Sopravvivono solo le aziende grosse: loro infatti possono permettersi di vendere in perdita, in modo da prendersi il mercato e togliere la concorrenza che non può perdere soldi. Una volta fatto questo la grande azienda può alzare nuovamente i prezzi non avendo più concorrenti.

Ultima cosa che ti voglio dire su Amazon: la loro politica è fondata sul cliente, quindi accetta i resi sempre e comunque, soprattutto dei furbetti che usano i prodotti e poi li rimandano indietro dopo 30-50 giorni.

Questi prodotti non sono più rivendibili e secondo la legge non sarebbe nemmeno possibile mandarli indietro (a meno che non abbiano difetti).

Beh, oltre che ad accettarli, Amazon ti abbasserà il ranking di venditore.

Per ogni reso, feedback negativo o ritardo sulla spedizione ti verrà abbassato il punteggio fino all’inevitabile “Sei stato buttato fuori da Amazon”.

Adesso mi dirai:

Ma su Amazon ho un pubblico potenziale di migliaia e migliaia di persone, non avrei mai tutto questo traffico nel mio sito!“.

Prima di tutto il traffico di utenti lo paghi su Amazon tramite le tariffe che gli paghi su ogni vendita e soprattutto se fai pubblicità nella loro piattaforma.
Senza contare che regali loro la cosa più importante: statistiche e dati di vendita e sui clienti (che tu non avrai mai).

Chi lavora con un e-commerce deve fare principalmente due cose:

  • PORTARE TRAFFICO
  • CONVERTIRE IL CLIENTE IN UN ACQUIRENTE COSTANTE

 

Se il tuo progetto è quindi essere sempre presente nel web considera tutto questo prima di buttarti su Amazon!


Alla prossima!

Mike


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